È stata, senza dubbio, una cerimonia molto discussa, quella della 91a edizione degli Academy Awards. Per via delle quattro categorie che sarebbero state premiate durante gli intermezzi pubblicitari, decisione poi revocata in seguito alle numerose proteste, ma anche per la mancanza di un presentatore ufficiale, dopo la rinuncia di Kevin Hart, dovuta a dei commenti scritti su Twitter nel 2009, considerati omofobi e irrispettosi nei confronti della comunità LGBT+.
Il premio più prestigioso, quello per il Miglior Film, è stato vinto, a sorpresa, da Green Book di Peter Farrelly, storia di un’amicizia fra un italoamericano e un afroamericano durante un viaggio on the road.
Il film ha vinto sbaragliando l’agguerrita concorrenza di Roma di Cuarón (in testa ai pronostici), La favorita di Lanthimos e l’opera prima di Bradley Cooper, A Star is Born, che però, si aggiudica la statuetta per la Miglior Canzone Originale per Shallow, interpretata da Lady Gaga.
Green Book vince anche il premio per il Miglior Attore Non Protagonista, assegnato a Mahershala Ali. La premiazione della pellicola è in linea con lo spirito che si respirava alla cerimonia degli Academy Awards, in cui molti sono stati i discorsi contro il razzismo e a favore dell’amicizia fra i popoli.
Roma si aggiudica, invece, il premio per la Miglior Regia, per il Miglior Film Straniero e quello per la Fotografia, mentre La favorita, anche in questo caso andando contro ogni pronostico, vince solo il premio per la Migliore Attrice Protagonista, Olivia Colman.
Emma Stone e Rachel Weisz, entrambe candidate per il ruolo di Miglior Attrice Non Protagonista, sono state invece superate da Regina King, per Se la strada potesse parlare. Il premio per il Miglior Attore Protagonista va, invece, a Rami Malek per Bohemian Rhapsody, film che si aggiudica anche i premi per il Miglior Montaggio e il Miglior Montaggio Sonoro.
Niente da fare, dunque, per le opere prime in concorso. Anche Mary, Queen of Scots, candidata per Miglior Trucco e Migliori Costumi, è stata superata rispettivamente da Vice e Black Panther.
Di certo è stata un’edizione ricca di sorprese, a cominciare dalla candidatura in ben sette categorie di Black Panther, che è diventato il cinecomic con più nomination all’Oscar della storia.
Ma è stata anche una cerimonia ricca di polemiche e dall’organizzazione assai travagliata, per il clima di tensione respiratosi quest’anno a Hollywood. L’eco del movimento #MeToo e le varie accuse di misoginia od omofobia hanno causato l’allontanamento di diversi volti noti, tra cui James Gunn, regista de I guardiani della galassia.
Inoltre, bisognava fare i conti con la paura di perdere ulteriori telespettatori dopo il preoccupante crollo dello share dall’edizione del 2017 a quella del 2018. Ma si può dire che anche quest’anno l’Academy se la sia cavata egregiamente.
di Giulia Losi
Di seguito, tutti i vincitori:
Miglior film
Green Book di Peter Farrelly
Regista
Alfonso Cuarón per Roma
Attrice protagonista
Olivia Colman per La favorita
Attore protagonista
Rami Malek per Bohemian Rhapsody
Attore non protagonista
Mahershala Ali per Green Book
Attrice non protagonista
Regina King per Se la strada potesse parlare
Miglior canzone
Shallow da A Star is Born di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando, Andrew Wyatt e Benjamin Rice
Colonna sonora
Black Panther di Ludwig Goransson
Sceneggiatura non originale
BlacKkKlansman di Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott, Spike Lee
Sceneggiatura originale
Green Book di Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly
Effetti visivi
First Man di Damien Chazelle
Cortometraggio
Skin di Guy Nattiv
Documentario corto
Period. End of Sentence. di Rayka Zehtabchi e Melissa Berton
Corto animato
Bao di Domee Shi e Becky Neiman-Cobb
Film d’animazione
Spider-Man: un nuovo universo di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman
Montaggio
Bohemian Rhapsody di John Ottman
Film straniero
Roma di Alfonso Cuarón
Suono
Bohemian Rhapsody di Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali
Montaggio sonoro
Bohemian Rhapsody di John Warhurst
Fotografia
Roma di Alfonso Cuarón
Scenografia
Hannah Beachler per Black Panther
Costumi
Ruth E. Carter per Black Panther
Trucco e parrucco
Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia Dehaney per Vice
Documentario
Free Solo di Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi